Data: 09/03/2010
Oggetto: Commissione speciale sulle carceri: oggi riunione sull’approvvigionamento idrico (Brucoli e Noto) e sul progetto per i figli dei detenuti di Cavadonna
  La speciale commissione sulle carceri si è riunita questa mattina presso la sede di via Malta. Presenti il presidente della commissione, Carmelo Spataro, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, i consiglieri Liddo Schiavo, Gaetano Amenta, Corrado Calvo e Niky Paci. La commissione ha voluto sentire un tecnico della Sai 8, l’ing. Enrico Jansiti (direttore generale gestione) per cercare di risolvere il problema legato all’approvvigionamento idrico da parte delle strutture di Brucoli e Noto, e rappresentanti del Consorzio Plemmirio, il direttore Enzo Incontro, la dott. Rosalba Rizza e la responsabile del progetto, dott. Maria Concetta Storace, che il Consorzio sta portando avanti in favore dei figli dei detenuti presso il carcere di Cavadonna. Il problema dell’approvvigionamento idrico è quello che sta molto a cuore a tutta la commissione che intende risolverlo in via temporanea, in attesa che possa risolversi in via definitiva. L’ing. Jansiti è stato chiaro nel suo intervento. Ha sostanzialmente detto – per quanto riguarda la struttura di Brucoli – che il carcere, sorgendo in periferia rispetto al centro di Augusta, non è servito dalla condotta che invece raggiunge i residenti ad Augusta. Esiste è vero una condotta particolare, per cui è necessario che l’approvvigionamento avvenga anche attraverso autobotti. In attesa che possa essere elaborato un progetto che risolva la carenza d’acqua in via definitiva, il presidente della Commissione, Carmelo Spataro, ha proposto la realizzazione di un nuovo pozzo o l’utilizzazione di un pozzo esistente che aumenti il numero delle ore di erogazione d’acqua. Naturalmente per questa ipotesi sostenuta dal presidente Spataro dovrebbero essere trovate le risorse finanziarie o tramite il ministero o attraverso altri enti. Il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha invitato la Commissione a sentire il presidente dell’Ato per analizzare con lui la situazione. Ma il consigliere Gaetano Amenta ha precisato che il presidente dell’Ato, che è il presidente della Provincia, Nicola Bono, domani mattina sarà ascoltato in quarta commissione. Per quanto riguarda il carcere di Noto, invece, il dirigente di Sai 8 ha spiegato che la carenza d’acqua è figlia delle condotte che sono obsolete e pertanto vanno sottoposte a manutenzione. Anche in questo caso la commissione ha chiesto di aumentare il numero delle ore di erogazione dell’acqua. Poi è stato il turno dell’audizione dei rappresentanti del Consorzio Plemmirio. Il direttore Incontro ha spiegato che il Consorzio sta lavorando a un progetto, “equilibri naturali”, in favore dei figli dei detenuti presso il carcere di Cavadonna. In pratica questi bambini, per potere vedere per pochissimo tempo il proprio genitore, sono costretti ad un’attesa di circa cinque, sei ore. In ambienti estremamente fatiscenti che creano disagio psichico in questi bimbi. Per cui il progetto prevede di determinare condizioni diverse d’accoglienza in modo tale che i bambini siano messi a loro agio nell’attesa di incontrare i congiunti. “Due momenti importanti – ha detto il presidente Michele Mangiafico - quelli che si sono consumati oggi in commissione. Se da un lato abbiamo potuto apporofondire ancora una volta una lodevole iniziativa come quella del Plemmirio volta al sostegno del disagio sociale che caratterizza i familiari dei detenuti, dall’altro lato appare profonda la ferita inferta dalla carenza idrica a quelle strutture carcerarie che ne soffrono generando situazioni disumane che ci auguriamo che chi ha responsabilità in merito risolva nel più breve tempo possibile”. Da parte sua il presidente della commissione, Carmelo Spataro, ha dichiarato: “Per la grave situazione dell’approvvigionamento idrico penso che sia stato fatto un passo in avanti verso la soluzione del problema che suscita grave allarme anche sotto l’aspetto igienico sanitario. Le soluzioni prospettate sono due. Una nel breve periodo e l’altra a lungo medio termine. E coinvolge anche il ruolo dell’Ato. Per la prima soluzione è stata concordata l’istituzione di una commissione specifica che dovrà dare una soluzione entro due mesi. Questa soluzione dovrà verificare la possibilità di approvvigionare la casa di reclusione di Augusta attraverso l’utilizzo di pozzi esistenti mentre per noto è stato chiesto di aumentare le ore di approvvigionamento idrico . Perr quanto riguarda il progetto a cura del consorzio il Plemmirio, abbiamo appreso e conosciuto l’iniziativa che, purtroppo, non potrà avere una durata di più di sei mesi per l’accoglienza dei figli dei detenuti.
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