Data: 11/02/2010
Oggetto: IL CONSIGLIERE SALVO ANDOLINA SULL’UNIVERSITA’
  Dichiarazione del Consigliere Provinciale di AN-PdL Salvo Andolina E’ il consigliere Carmelo Spataro che deve presentare le dimissioni, e con lui Salvo Baio , vedovo inconsolabile per l’imminente sua fuoriuscita dal Consorzio Archimede e libero esternatore di funeree previsioni della serie “dopo di me il diluvio”. E’ noto infatti che il debito che viene contestato dall’università di Catania è maturato tutto negli anni precedenti al 2008, esercizio di insediamento dell’attuale amministrazione. In questa provincia nessuno è così sprovveduto da non capire che i disperati tentativi di Spataro e di Baio e di tutta l’allegra congrega della sinistra sono finalizzati ad allontanare da se questa enorme responsabilità di avere determinato le premesse che danno all’Università uno straccio di motivazione per tentare di sopprimere la sua presenza a Siracusa . Che le cose stiano così è confermato dal fatto che la provincia regionale, amministrazione Bono, ha erogato nel solo 2009, e malgrado la situazione finanziaria difficilissima, responsabilità anche questa della passata amministrazione, la bellezza di sei milioni e mezzo di euro a saldo integrale dei costi relativi all’anno accademico 2008-2009 e all’anticipo dell’anno accademico 2009-2010 . Anche per questo la pretesa del rettore dell’università appare del tutto ingiustificata poichè non può essere in nessun caso considerato inadempiente un contraente che è in perfetta regola con i pagamenti delle due ultime annualità , e che semmai deve definire su un debito pregresso la modalità di estinzione . Dov’era invece Spataro, autorevole assessore della giunta Marziano, quando ha consentito , con la scusa dell’università che non presentava i rendiconti, di fare maturare un debito di livelli stratosferici su cui oggi c’è oggettivamente l’esigenza di concordare una rateizzazione per rendere possibile l’estinzione , nel rispetto dei limiti imposti dalla legge con il patto di stabilità? Bisogna inoltre sottolineare che non c’è stato in questa vicenda nessun ritardo e nessuna distrazione da parte della amministrazione attiva che, già a dicembre 2009, dopo avere appreso della istituzione, da parte dell’ateneo catanese, dei corsi di laurea in Scienze dei Beni Culturali a Catania , dopo averli soppressi a Siracusa, ha dato mandato all’avvocato Carlo Comandè , dello studio Pitruzzella, di avviare immediatamente azioni a tutela della provincia di Siracusa. Chi starnazza tirandosi i capelli, e ricorrendo a invocazioni isteriche, lamentando presunta inattività , se non è in mala fede è quanto meno disinformato. Basta leggere gli atti, come quello dell’avvio delle procedure legali , che risalgono alla delibera di giunta n.435 del 23 dicembre 2009, per capire come ci si stia muovendo non solo nei tempi giusti ma anche soprattutto con le motivazioni che danno assoluta ragione alla posizione del nostro ente rispetto alla strumentalità e alla scorrettezza delle azioni portate avanti dall’ateneo catanese . Invito pertanto Spataro a fare un pubblico mea culpa e verificare se è il caso di dimettersi lui da consigliere, non solo per le responsabilità pregresse ma anche per la strumentalità degli atteggiamenti che non onorano il ruolo di chi è chiamato a tutelare gli interessi della collettività . SALVO ANDOLINA Consigliere provinciale AN-PdL
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