Data: 22/01/2010
Oggetto: Disagi della cittadinanza a seguito dell invio di moduli di pagamento MAV per il servizio idrico‏‏
  Riceviamo da alcune settimane parecchie lamentele da parte di cittadini della nostra Provincia per l’arrivo, senza alcun preavviso, di un cedolino di conto corrente da parte della “Unicredit Banca S.p.A.”, il cosiddetto MAV, attraverso il quale sono chiamati a pagare l’importo della fornitura di servizi, così come concordato con il “creditore”. Sembrerebbe che questo creditore sia la Sai8, ovvero la società che gestisce la fornitura del servizio idrico nel territorio della nostra Provincia, il cui dettaglio arriva o arriverà all’utente solo successivamente (non a tutti infatti ancora oggi sono arrivate le fatture Sai8), per qualche errore nell’organizzazione del servizio da parte della stessa Sai8, la quale – rendendosi conto del disagio arrecato all’utenza – sarebbe intervenuta con una lettera ai condomini e una nota su sito internet per avvertire l’utenza e posticipare i pagamenti. Purtroppo non basta. La vicenda sottolinea ancora una volta le pesanti difficoltà del gestore del servizio nella comunicazione con l’utenza, determinando l’insoddisfazione oltre che la confusione della stessa, fermo restando che il fatto che a molti cittadini le fatture successive al modulo di pagamento MAV non siano ancora arrivate, non permette di ritenere esaustiva la lettera con cui Sai8 posticipava il pagamento allo scorso 30 novembre, come si apprende dalla comunicazione ancora oggi allegata al sito internet della società. Ma che significa fare riferimento alla data del 30 novembre se ancora oggi arrivano bollettini MAV agli utenti a data abbondantemente scaduta? Perché non utilizzare anche i manifesti murari, che già in occasione delle continue interruzioni di servizio della scorsa estate il Presidente dell’Ato idrico dichiarava come un “opzione possibile”? Inevitabilmente mi corre l’obbligo di tornare anche sulla questione del rapporto sul grado di soddisfazione dell’utenza previsto al punto 12.3 della Carta dei servizi (documento che ogni ufficio pubblico è tenuto ad avere e che si ispira ai principi della Costituzione italiana). Nonostante ne abbia chiesta copia da oltre quattro mesi, solo di recente il Presidente dell’Ato ha reso noto che questo rapporto ancora non esiste (dopo due anni di attività del gestore) e il gestore stesso dichiara che comunque sia la carta dei servizi non è stata ancora approvata (vedi sito internet)! La nostra cittadinanza, dunque, inerme, è costretta a subire le inefficienze senza avere neanche un pezzo di carta che possa tutelare i propri diritti. Michele Mangiafico Presidente del Consiglio Provinciale
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