Data: 28/12/2009
Oggetto: LA PROVINCIA SIRACUSA OTTIENE IL MIGLIORE RISULTATO NELLA DISTRIBUZIONE DEI TRASFERIMENTI REGIONALI
  Pur in presenza di un notevole calo del fondo delle autonomie in favore delle province per il prossimo anno, la Provincia regionale di Siracusa ha migliorato di ben 709 mila e 64 euro l’importo complessivo riscosso lo scorso anno ottenendo il miglior risultato redistributivi fra tutte le province regionali siciliane . “Questo risultato è stato possibile – ha spiegato il presidente On Nicola Bono , che è uno dei rappresentanti dell’Urps (Unione delle Province Siciliane) nella conferenza Regione-Autonomie Locali - perché in seguito alla battaglia condotta lo scorso anno è stato modificato il criterio di ripartizione fra le province siciliane dell’imposta relativa alla RCA Auto. In pratica per anni è stato applicato un criterio di calcolo che ha avvantaggiato ingiustificatamente e sproporzionatamente le province più grandi , in particolar modo Palermo e Catania , ed in parte Messina, a discapito delle province più piccole che hanno subito una vera e propria sottrazione di risorse a tutti gli effetti loro spettanti.” “In seguito a questa variazione di criteri di distribuzione – ha detto ancora Bono - quest’anno, pur nella forte contrazione della consistenza complessiva del fondo a favore delle province, la provincia di Siracusa ha ottenuto, appunto, il risultato di incrementare addirittura l’importo dello scorso anno di ben 709 mila euro . A parità di stanziamenti il beneficio per Siracusa sarebbe stato ben più consistente, mente appare pesante il risultato per alcuni enti che registrano riduzioni anche forti degli stanziamenti rispetto all’esercizio precedente. Tutto ciò è la conseguenza di scelte penalizzanti nei confronti delle province siciliane da parte della regione.” “I cittadini devono sapere – ha detto ancora il presidente della provincia di Siracusa - che la Regione Sicilia è l’unica in Italia a riscuotere direttamente l’imposta di RCA , che invece nel resto del paese è riscossa direttamente dalle singole province. E la stessa regione si avvale di queste risorse , che non le appartengono, per coprire proprie esigenze di bilancio . Non è pensabile che si continui su questo indirizzo, anche perché le funzioni obbligatorie che svolgono le province non possono certamente essere esercitate senza le relative risorse. E ciò non solo per la costante riduzione dei trasferimenti statali e regionali, ma anche alla luce, appunto, di una prassi consolidata che a partire dal 2002 ha sottratto risorse enormi alle province .” L’Urps aveva chiesto già nel corso di quest’anno – ha concluso Bono - ottenendo anche un formale e solenne impegno da parte del governo regionale, la soppressione della riduzione del 12 per cento dei trasferimenti, ed un calcolo della RCA più favorevole alle province, ma non è riuscita ad ottenere che venissero onorati gli impegni. Alla luce dell’ultima ripartizione penalizzante, le province valuteranno ogni iniziativa per raggiungere gli obiettivi auspicati, e cioè il riequilibrio delle entrate spettanti, nel quadro di un rafforzamento dell’ intesa degli enti territoriali siciliani di area vasta, la cui unità di intenti sarà certamente fondamentale per il definitivo superamento delle attuali condizioni di oggettiva penalizzazione .”
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