Data: 23/11/2009
Oggetto: PRESENTATO IL CONVEGNO SUL PROGETTO “STOP” ALLA VIOLENZA SULE DONNE
  E' stato annunciato stamani, nel corso di una conferenza stampa, il convegno di presentazione del Progetto S.T.O.P. ( Sistema Territoriale Operazione Prevenzione ) voluto e finanziato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, che vede la Provincia Regionale di Siracusa fra i partner. Il convegno si terrà il prossimo 27 novembre a partire dalle 9,00 presso l'Isisc di via Agati. All'incontro con la stampa erano presenti: l'assessore provinciale alle Pari Opportunità Paola Consiglio, il presidente del Cesis ( ente capofila del progetto ) Faust Fiorini, la responsabile dell'ufficio pari opportunità Antonella Fucile e la componente del comitato pari opportunità del Consiglio Nazionale Forense Elisabbetta Guidi. “ Il progetto S.T.O.P. - ha detto Fiorini – è una sfida, al fine di poter mettere in campo le buone prassi e riuscire a fare sistema con l'esistente e creare una nuova stagione di collaborazione fra enti e associazionismo”. “ Il seminario – ha aggiunto l'assessore Consiglio – ha la doppia finalità non solo di illustrare il progetto ma di arrivare ad un disegno di legge condiviso e riuscire ad ottenere in tutta l'Isola la realizzazione di centri anti-violenza e case rifugio”. Presente alla conferenza stampa l'on. Vincenzo Vinciullo che un anno fa ha presentato un ddl sull'argomento. Il deputato regionale ha espresso tutta la sua soddisfazione per l'impegno profuso dall'assessore Consiglio annunciando la sua disponibilità a prendere atto della proposta che arriverà il prossimo 27 novembre. “ La Sicilia è forse l'unica regione in Italia – ha detto Elisabetta Guidi – a non essersi, ancora, dotata di una legislazione in materia. Nel paese, inoltre, non esiste una norma penale che persegua il reato di violenza alle donne; una legge come quella che stiamo elaborando – ha concluso – potrebbe dare il via ad un percorso parlamentare nazionale e giungere ad una legge specifica in tema di violenza alle donne”. Ha concluso la conferenza stampa Antonella Fucile che ha detto come la chiusura della casa rifugio abbia creato un blocco nella rete provinciale anti violenza: “ ecco che la riapertura della casa – ha concluso la Fucile – potrebbe far riavviare un processo virtuoso che in passato ha dato ottimi risultati”.
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