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Mi auguro che, finito il tempo dello sforamento del patto di stabilità, per la definizione della macchina amministrativa della Provincia Regionale di Siracusa venga presto il tempo dei concorsi pubblici. Nei mesi scorsi, infatti, il Presidente della Provincia, Bono, ha invocato più volte, anche attraverso la sua relazione semestrale, la volontà di introdurre elementi di meritocrazia e valorizzazione delle professionalità nella definizione della nuova macchina amministrativa provinciale. Ha contestato la discrezionalità delle scelte avvenute in passato, la moltiplicazione dei settori e delle dirigenze avvenuta nel corso della precedente amministrazione, puntando ad un deciso miglioramento dei servizi. Si tratta di orientamenti che andavano condivisi e incoraggiati, ma che adesso, trascorsi sedici mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, andrebbero pure attuati. Si tradurrebbe, infatti, in pratica la politica delle regole certe per tutti, la politica che riconosce – quale unica forma di protezione – il fatto che ciascuno possa muoversi dalla medesima linea di partenza, sconfessando qualsiasi ulteriore favore e benevolenza. La situazione attuale, caratterizzata dagli ex dirigenti nominati dall’Amministrazione Marziano che hanno ottenuto l’incarico di posizione organizzativa nei settori di loro competenza, incarico che viene loro rinnovato più o meno di mese in mese, è demotivante, precaria e inutile all’efficienza dei servizi. Inoltre accade, come stamattina, che, con l’inizio del nuovo mese, la Provincia Regionale di Siracusa si svegli priva degli incarichi di posizione organizzativa per quei dipendenti che hanno assunto la gestione dei settori e con la gestione di tutti i settori che ricade nuovamente nella completa responsabilità dell’unico dirigente di ruolo rimasto in Provincia di Siracusa.
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale
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