Data: 10/09/2009
Oggetto: Presentato il libro su Concetto Lo Bello
  Ieri sera, nel salone di rappresentanza della Provincia regionale, in via Malta, è stato presentato il libro su Concetto Lo Bello, scritto da un giovane siracusano, Giuseppe Basile, che sul grande personaggio aretuseo ha discusso la sua tesi di laurea. Per questo appuntamento, 18 anni dopo la scomparsa di Concetto Lo Bello, alla Provincia, oltre al presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, motore dell’iniziativa, sono arrivati alcuni cari amici dell’ex arbitro internazionale: Enzo Pennone, Elio Gervasi, gli assistenti di linea Pietro Nicolosi e Franco Di Gaetano, Renato Pintaldi, Liddo Schiavo, ma anche i figli Rosario e Franca. E pure semplici cittadini che hanno conosciuto Lo Bello o che ne hanno soltanto sentito parlare. Un momento di commozione nel ricordo di una figura che per la sua attività sportiva, politica e nel campo del sociale, ha spesso portato in prima pagina Siracusa. Prezioso e ricco di spunti il lavoro portato avanti da Giuseppe Basile, neo laureato in Scienze delle comunicazioni. Un impegno in profondità, alla ricerca di documenti fotografici, ma anche di aneddoti che hanno caratterizzato il cammino sportivo e politico di Concetto Lo Bello. Zoom particolare sulla sua attività di arbitro. E come tale, dai suoi collaboratori del tempo, Nicolosi e Di Gaetano, è stato giudicato inavvicinabile, nel senso che non potrà mai esserci un altro come lui. Il numero uno. Ma particolare attenzione è stata riservata alle sue realizzazioni. I suoi “gioielli”: la Cittadella dello sport e il campo scuola. Michele Mangiafico ha sottolineato di essere rimasto colpito da un’intervista che il giornalista della Rai, Minà, realizzò con Concetto Lo Bello, proprio sul fatto che Siracusa, per impiantistica sportiva, si poneva, in quel momento, all’avanguardia in Italia. “Ma il presente – ha commentato Mangiafico – non è uguale al passato. Lo Bello è riuscito a trasmettere valori morali”. Giuseppe Basile ha proposto, al pubblico presente, un video che ha ripercorso le tappe sportive e politiche di Concetto Lo Bello. Momenti topici della sua carriera di arbitro, con filmati in bianconero che lo hanno visto assoluto protagonista sui campi di calcio. Poi lo stesso Basile ha annunciato che il libro che ha scritto diventerà testo universitario. Alcuni aspetti emersi nella serata di ieri. Concetto Lo Bello, della sua attività, ha conservato una cospicua documentazione. Tanto che i figli Rosario e Franca hanno realizzato un piccolo museo proprio nella casa dove l’ex arbitro e parlamentare ha vissuto. E’ stato più grande come sportivo o come impegnato nel sociale e nella politica? Un quesito risolto con una certezza: ovunque si sia misurato, è stato un grande. E poi un aneddoto, politico, raccontato da Nicolosi: “Nel ’72 lavorava per la sua campagna elettorale e mi disse che aveva un appuntamento, a Catania, con un industriale. Andammo insieme a questo appuntamento e alla fine l’industriale gli disse, al termine del colloquio, che gli avrebbe dato duecento milioni delle vecchie lire per appoggiarlo nella campagna elettorale”. Ebbene, Lo Bello rispose che non voleva quel denaro: “Lei – disse Lo Bello rivolgendosi all’industriale – non ha capito lo spirito della mia visita”. Poi, dopo essere usciti, mi disse: “Se avessi accettato sarei finito nel suo libro paga”. “Ecco, questo era Concetto Lo Bello”, ha concluso Nicolosi. Di Gaetano, parlando di sport, ha ricordato come lo sviluppo di discipline tipo il nuoto, la pallanuoto, la pallamano, lo si deve proprio a Concetto Lo Bello. Insomma, una serata all’insegna della memoria, grazie, soprattutto, a due giovani: Giuseppe Basile, e il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico.
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