Data: 28/08/2009
Oggetto: Investimenti urgenti sulla tubazione che serve la zona alta della città di Siracusa‏
  Ancora nella tarda mattinata di oggi numerose le telefonate ricevute dalla zona alta della città capoluogo a causa della mancata erogazione idrica che ha lasciato i cittadini aretusei in grandissima difficoltà, provocando un disagio ancora maggiore considerando la pesante calura estiva, per niente attenuato dalla nota con cui la società che gestisce il servizio aveva anticipato ieri che ci sarebbero stati alcuni disservizi nella notte ma che nelle prime ore del mattino di oggi l’erogazione sarebbe tornata alla normalità, avviso purtroppo ampiamente disatteso dai fatti. Si tratta a questo punto del quarto incidente (compreso quello di Belvedere del 26 luglio) di così vaste proporzioni in meno di un mese e del terzo che riguarda sempre la stessa tubazione della centrale San Nicola (29 luglio, 31 luglio e 25 agosto), che in pieno periodo estivo e con la richiesta d’acqua che caratterizza la vita quotidiana dei nostri concittadini ha mostrato tutti i propri limiti in termini di manutenzione e, soprattutto, di mancanza di adeguati investimenti. Ad aggravare la situazione, in termini di rapporto con l’utenza, la solita difficoltà nel rintracciare gli operatori della società ai numeri verdi e di pronto intervento, con tempi di attesa che vanno ben oltre gli standard definiti in sede di carta dei servizi. Ritengo non serva più nulla a far comprendere ad una società che fa vanto di professionalità e qualità del servizio che intervenire su questa parte della tubazione relativa alla centrale San Nicola in modo definitivo è diventata una priorità, anche solo in nome dei diritti dell’utenza, regolati da un documento che vorrebbe assicurare la continuità del servizio idrico, garantirne la qualità e dichiara di attivare servizi di emergenza in caso di tempi di interruzione eccessivi. Si tratta di investimenti, quelli che oggi appaiono urgenti e inevitabili, che ricadranno positivamente sul benessere della collettività e quindi anche sul grado di soddisfazione dell’utenza, che al momento è inevitabilmente molto basso. Michele Mangiafico Presidente del Consiglio provinciale
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