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In relazione ai recenti articoli apparsi sulla cronaca locale del “Giornale di Sicilia”, notizie di stampa relative a presunte responsabilità della Provincia regionale in ordine alle code di automobili che si formano all’altezza dello svincolo autostradale di Noto, il presidente della Provincia regionale, on. Nicola Bono, puntualizza quanto segue: “Sulla vicenda delle code di automobili allo svincolo di Noto, si sta verificando un vero e proprio paradosso. A chi è stato l’artefice principale, dopo 20 anni di totale abbandono, del finanziamento e conseguente realizzazione dell’autostrada Siracusa-Gela, ora si scaricano le responsabilità delle file ferragostane. E’ infatti, indiscutibile che, se non ci fosse l’autostrada, non ci sarebbero le file. Viene il desiderio, a fronte di tanta ottusità, di chiedersi che forse sarebbe stato meglio non realizzarla? Da parte mia, ovviamente, non credo affatto. Il problema, semmai, è che la viabilità provinciale è rimasta inadeguata per fronteggiare l’evidente maggiore flusso dei mezzi di trasporto, Essendo Presidente da soli 14 mesi, non appena eletto ho immediatamente messo mano all’obbiettivo strategico in grado di risolvere in via definitiva il problema e cioé la realizzazione del cosiddetto “nodo di Noto”.
“L’intervento in questione – ha proseguito il presidente Bono – il cui costo ammonta a 22 milioni e seicentoduemila euro, è stato finanziato solo qualche mese fa e il prossimo 17 settembre sarà valutato dalla Commissione regionale tecnica per ottenere l’ultimo benestare avendo in quest’anno di mia presidenza già ottenuto ogni altro visto e approvazione preliminare. Ricordo ai critici ferragostani che la massima attenzione riservata dalla mia Amministrazione al problema della interconnessione tra la viabilità autostradale e quella provinciale è dimostrata dalla documentale circostanza che i primi due interventi del Piano di riqualificazione approvato già a settembre dell’anno scorso, per un costo di 28 milioni di euro, riguardano proprio la viabilità provinciale interessata alla circolazione in uscita dagli svincoli di Noto e Rosolini. Né appare risolutiva del problema-code ogni altra soluzione alternativa sia perché le case cantoniere di cui si sollecita la demolizione sono sottoposte a vincolo della Soprintendenza difficilmente rimuovibile, sia perché rimarebbe in ogni caso l’imbuto nel ponte sulla ferrovia, che creerebbe più code rispetto a quelle oggi registrate in contrada “Niura”.
“Nel mentre sono impegnato nell’accelerazione di ogni adempimento necessario alla realizzazione del “nodo di Noto”, che potrà andare in gara di appalto integrato già a metà ottobre, oggi l’unico sollievo possibile al problema-code è l’intensificazione del pattugliamento degli agenti di polizia provinciale. E, in tal senso, ho impartito apposita direttiva al relativo comando.
“In definitiva – ha concluso il presidente Bono – la condizione oggettiva della questione è questa e sarebbe auspicabile che chi ha responsabilità politiche e di classe dirigente prima di esprimersi in esternazioni estemporanee facesse bene a documentarsi per evitare interpretazioni sbagliate, prestare il fianco a strumentalizzazioni gratuite, o peggio, come nella fattispecie, a formulare critiche a chi con determinazione ed impegno si sta facendo carico, con successo, di riparare antiche omissioni e incapacità di governo del territorio.”
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