Data: 06/08/2009
Oggetto: PARTONO I PROGETTI PER L’ “EFFETTO CITTA’”
  In termini tecnici si chiama “Sviluppo Urbano Sostenibile”. In altre parole si tratta di sviluppare il cosiddetto “Effetto Città” nei centri grandi e piccoli del Sud con fondi europei previsti dal Programma Operativo FESR 2007-2013, con l’attuazione dell’asse VI dello stesso programma. Una misura che prevede risorse UE, per la Sicilia, di 535 milioni di euro. Di ciò si è parlato stamani presso la sala Costanza Bruno della Provincia regionale di Siracusa nel corso di un incontro richiesto dal Dipartimento Regionale della Programmazione e convocato dal presidente della provincia On Nicola la Bono che ha coordinato la riunione a cui hanno partecipato sindaci, amministratori comunali, organizzazioni imprenditoriali, professionali e sindacali, oltre alla Camera di Commercio ed altri uffici pubblici. Hanno spiegato i contenuti del programma e dell’Asse VI i funzionari della Programmazione Regionale architetto Felice Bonanno, dott.ssa Rita Patti e dott.ssa Patrizia Picciotto, che hanno illustrato metodologie e percorsi per la redazione e presentazione dei progetti finalizzati alla acquisizione del risorse previste. L’asse VI prevede la realizzazione di azioni che implementino i servizi nei centri urbani consentendo alle singole amministrazioni di aumentare il grado di vivibilità agli abitanti e di risolvere problematiche di natura urbanistica. Non tutti i comuni possono essere destinatari delle risorse – è stato spiegato- per cui è previsto che gli stessi di raggruppino progettando servizi e infrastrutture che possano essere usufruite da più centri o che siano in rete. Gli strumenti operativi per partecipare ai bandi e attingere i fondi sono due , il PST (Piano Sviluppo Territoriale ) ed il PISU (Piano Sviluppo Urbano), il primo è rivolto ad aggregazioni di comuni con meno di 30 mila abitanti, il secondo a comuni che superano i 30 mila abitanti o siano capoluoghi di provincia. Prossimi appuntamenti nel percorso sono: entro il prossimo settembre la definizione dei protocolli di intesa fra i vari partner ed entro novembre la prima bozza dei Piani Integrati. Entro il 2010 il completamento dell’iter per l’acquisizione delle risorse finanziarie. A queste ultime si potranno aggiungere , per finalità collegate e sinergiche, altre risorse di altri assi dei fondi strutturali come anche finanziamenti della Banca di Europea per gli Investimenti laddove un ente pubblico diventi partner di privati per progetti con finalità più strettamente imprenditoriali.
Torna indietro