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Si è svolta stamani, presso la sede della Presidenza della Provincia di Siracusa, la conferenza stampa che ha preannunciato l’inaugurazione del portale Archivio storico multimediale del Mediterraneo che si terrà domani 31 luglio a Siracusa, presso il Castello Maniace. “Sala Ipostila”, alle ore 18.00.
Il portale Archivio storico multimediale del Mediterraneo, proposto nel 2006 dall’ On. Bono quando rivestiva la carica di sottosegretario al Ministero per ei Beni e le Attività Culturali, oltre a rappresentare un valido ed innovativo strumento di accesso ai documenti storici on line, rappresenta, ha detto il Presidente Bono “un progetto utile per mettere in comunicazione e avvicinare i popoli del Mediterraneo, al fine di costruire concretamente la pace attraverso la condivisione della conoscenza”.
Bono ha illustrato il ruolo chiave svolto dalla città di Siracusa quale centro nevralgico della cultura del Mediterraneo e. oggi, motore propulsore del progetto insieme alla città di Catania. “Il Mediterraneo – ha detto - dovrà tornare a rivestire il ruolo di culla della civiltà del Mediterraneo e l’Archivio storico multimediale può essere la strumento giusto per contribuire al raggiungimento di tale obiettivo”.
E’ intervenuto anche il direttore dell’Archivio di Stato di Catania, dott. Aldo Sparti, che ha riconosciuto all’On. Bono il contributo determinante svolto a favore dell’approvazione dell’idea del progetto nel 2001, proprio all’indomani degli avvenimenti dell’11 settembre, in un momento di crisi internazionale e rischio di scontri fra civiltà, per un archivio multimediale che avrebbe rappresentato simbolicamente, invece, il dialogo fra civiltà diverse unite dal mare nostrum .
Il portale, continua Sparti, raccoglie il patrimonio “delle capitali della memoria del Mediterraneo e costituisce un modo democratico e trasparente di rilettura della storia”. L’Archivio multimediale permette accessi multipli e contemporanei a più di 350 mila immagini e a più di 62.000 documenti, tutti digitalizzati ad alta risoluzioni e facilmente accessibili, “tanto da permetterne la visione anche ad un bambino”, afferma Sparti.
Il progetto è “in progress” nel senso che con ulteriori finanziamenti si potranno inserire periodi storici successivi al periodo trattato, che va dall’anno mille alla scoperta dell’America.
Insomma, attraverso questo progetto, non sarà più necessario rispettare orari di consultazione, tempi di ricerca lunghi e farraginosi: con un semplice click sarà possibile rileggere la storia dei 27 paesi bagnati dal Mare Nostrum.
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