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Alla luce dell’incontro che si è tenuto la settimana scorsa in Provincia tra il Presidente della Provincia e gli esponenti del movimento per la difesa dei diritti del cittadino di Augusta, va sottolineata per le conseguenze future la rilevanza della richiesta del movimento relativamente agli investimenti di cui ha bisogno il territorio da loro rappresentato in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete idrica. Desta infatti grande preoccupazione rispetto alle necessità della zona nord della provincia di Siracusa la delibera dell’Ato idrico con cui lo scorso 10 luglio l’assemblea ha modificato il Piano Operativo Triennale (POT) per gli investimenti nel settore del Servizio Idrico Integrato (SII) dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di Siracusa. Degli oltre 16 milioni di euro di investimenti deliberati in quell’occasione, solo 1 milione e 200 mila euro (pari al 7,3%) sono destinati alla zona nord della provincia, ed in particolare, per quanto riguarda Augusta, solo il primo lotto della rete idrica e fognaria della zona del Monte (per 900 mila euro), un intervento da solo e per i prossimi tre anni insufficiente a soddisfare le necessità della comunità, come hanno sottolineato gli stessi esponenti del movimento civico. Analogamente, il sindaco di Palazzolo, Carlo Scibetta, in quella sede ha verbalizzato il proprio disappunto ed insieme al consigliere Domenico Nigro intende mettere in rilievo quanto accaduto per la zona montana, che complessivamente beneficerà di un solo intervento, l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Buscemi di 840 mila euro, che da solo è pari al 5,12% del totale di investimenti previsti dalla delibera. Per queste ragioni – inevitabilmente – va richiamato l’Ato idrico a rivedere le scelte fatte e a sviluppare una diversa, maggiore e più omogenea attenzione nei confronti del territorio provinciale.
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