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Questa sera, in occasione della seduta di Consiglio provinciale, in aula campeggerà un nastro verde in segno di solidarietà a chiunque, e in particolare giovani e studenti, in Iran si sta battendo per riaprire la speranza di più libertà e democrazia, per sostenere la scommessa sulla voglia di cambiare del popolo iraniano.
Il Consiglio provinciale aderirà così all’iniziativa promossa a livello nazionale dal Gr1, che chiede a partire da oggi di esporre bandiere verdi (o drappi o nastri verdi), senza simboli di partito, alle finestre o sui balconi in segno di solidarietà con "i ragazzi di Teheran" che lottano per la libertà e la democrazia e contro la repressione del regime autoritario iraniano. Sono ormai numerosi, infatti, i giovani dell'Onda verde, rimasti uccisi o feriti durante le manifestazioni nelle città iraniane per protestare contro i brogli elettorali, mentre diverse migliaia - fra studenti, intellettuali e militanti dell'opposizione - sono stati arrestati e subiscono torture, intimidazioni e violenze di ogni tipo.
“Con questo stesso spirito – afferma Michele Mangiafico, presidente del Consiglio provinciale – a partire da giorno 14 luglio presso la galleria di via Roma sosterremo l’organizzazione di una mostra fotografica che ricorda l’esperienza di un gruppo di italiani, tra cui l’amico Orazio Mezzio, che vent’anni fa, andando in Corea, boicottarono il 13° e ultimo festival internazionale dei giovani comunisti di Pyongyang bloccando l’imponente manifestazione inaugurale in segno di solidarietà con quanto altri giovani realizzavano in piazza Tienanmen. Un’occasione per non dimenticare e un’opportunità per non lasciare soli tanti giovani che ancora oggi si battono la propria libertà”.
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