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“La scomparsa di Raffaello Caracciolo – afferma il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico - segna un vuoto profondo nella storia
politica e civile della citta di Siracusa, un vuoto inevitabile per una storia
umana che ha attraversato le vicende pubbliche per tutto il secondo dopoguerra
e fino ai giorni miei. Credo si potesse dire senza timore di smentita che solo
i suoi occhi potessero permettersi di girare per Palazzo Vermexio e per la sede
di via Minerva consapevoli delle tante vicende che li avevano caratterizzati,
molte delle quali, nei loro contorni meno noti, in queste ore ha portato
definitivamente con se, non lasciandone traccia in nessuno. Da quel portone
della sede municipale, entro’ senza chiedere permesso da consigliere comunale
fin dal 1946. Ne e’ uscito dopo avere vestito parecchi degli abiti dell’
Amministrazione comunale, senza chieder scusa, proprio come usa il padrone di
casa. Lo ricordero’ come per la prima volta l’ho conosciuto entrando in
Consiglio comunale durante la prima Amministrazione Bufardeci: ambiva alla
carica di difensore civico ed era necesaria una modifica del regolamento
comunale affinche’ lui potesse essere nuovamente candidato, in lui traspariva
l’abilita’, la cura delle relazioni umane, la profondita’ di pensiero del
politico di lungo corso. Io potevo solo imparare”.
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