Data: 27/04/2009
Oggetto: 64° Anniversario della Liberazione
  Questa mattina, presso la sala “Costanza Bruno” della Provincia regionale, ha avuto luogo un’iniziativa di celebrazione del sessantaquattresimo anno della Liberazione promossa dall’Anpi. All’incontro hanno preso parte, oltre al responsabile provinciale Anpi, Orazio Carpino, il prof. Luigi Agnello, l’avv. Corrado Piccione, i presidenti dei Consigli provinciale e comunale, Michele Mangiafico ed Edy Bandiera. Per l’Amministrazione ha portato il saluto il vice presidente Enzo Reale. Sono intervenuti nel dibattito anche i consiglieri provinciali Alessandro Acquaviva, Liddo Schiavo e il deputato regionale Bruno Marziano. I lavori sono stati introdotti dal presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico. “Occorreva – ha detto Mangiafico – dare a questa iniziativa una sede istituzionale. E l’abbiamo fatto. Dopo la guerra tutti i partiti italiani hanno trovato, nell’antifascismo, il minimo comune denominatore su cui fondare la Costituzione” Prima di chiudere il suo intervento il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha citato due momenti che rendono più forte l’unità nazionale: ha ricordato le parole del capo dello Stato sulla Costituzione e ha tratto auspici positivi dalla partecipazione del presidente del Consiglio Berlusconi alla giornata della Liberazione Brevissimo il prof. Agnello che ha detto: “E’ importante non dimenticare”. Orazio Carpino ha ricordato alcuni momenti delle atrocità naziste, tra cui la prima strage in Sicilia, quella di Castiglione. “Giornate come questa – ha spiegato – hanno un grande valore soprattutto per i giovani che non approfondiscono la storia. Invece la storia bisogna conoscerla, la libertà, dopo averla conquistata, va difesa giorno dopo giorno”. L’avv. Corrado Piccione ha esordito parlando della grande giornata della libertà nazionale, definendo piena di significati questa ricorrenza di avvenimenti drammatici che hanno segnato il Paese. “La libertà – ha detto – dà un senso al nostro destino. Se io oggi dovessi consigliere delle letture ai giovani direi senza tentennamenti: le lettere dei condannati a morte e le lettere dei condannati a morte della Repubblica sociale italiana. Il sacrificio dei caduti invoca l’unità nazionale. Lo Stato deve combattere le iniziative disgreganti, deve andare nella direzione dell’eguaglianza tra i cittadini”. L’avv. Piccione ha anche parlato del grande valore morale della nostra Costituzione. Bruno Marziano ha ricordato che anche negli anni della sua presidenza la Provincia è sempre stata sede delle iniziative legate alla festa della liberazione. Il nostro Paese – secondo Marziano - non corre il rischio di perdere la sua libertà perché adesso fa parte di una Patria più grande che è l’Europa. Marziano ha anche elogiato la grande civiltà mostrata a Siracusa, ieri, allorché le grandi questioni ambientali sono state affrontate nel più pacifico confronto delle idee, al di là di infondati allarmismi “Dobbiamo difendere – ha detto Alessandro Acquaviva – lo spazio di democrazia che la costituzione offre ai cittadini. Il diritto al dissenso non deve mai venire meno”. “la Liberazione – ha puntualizzato Liddo Schiavo – è una consuetudine, un valore che riguarda tutti”. Ha concluso Edy Bandiera: “Momenti come questo – ha chiarito – servono al coinvolgimento delle giovani generazioni. Senza memoria non c’è futuro”.
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