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E’ attualmente all’esame di Montecitorio un “pacchetto sicurezza”, approvato già dal Senato, che contiene al suo interno una norma che riguarda, di fatto, l’obbligo di denuncia da parte dei medici degli immigrati irregolari, frutto della soppressione del divieto di segnalazione dello straniero clandestino che si rivolge alle strutture sanitarie pubbliche.
Si tratta di una norma che ha suscitato molte polemiche, dopo la sua approvazione nel primo dei due rami del Parlamento, non solo all’interno dell’opposizione parlamentare, ma anche nella società civile e, più recentemente, all’interno della stessa maggioranza parlamentare. Al di sopra del valore della sicurezza è stato richiamato, sostanzialmente, il superiore diritto umano alla salute, che pretende il rispetto della dignità della persona prima ancora di ogni altra forma di connotazione.
Di questo parleranno il prossimo lunedì 30 marzo alle ore 11 presso la sala Costanza Bruno di via Malta, il presidente del Consiglio provinciale di Siracusa, Michele Mangiafico, il commissario straordinario dell’Asl 8, Franco Maniscalco, il direttore generale dell’azienda ospedaliera Umberto I, Alfredo Gurrieri, il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Biagio Scandurra, la dirigente dell’Ufficio Immigrazione dell’Asl 8, Lavinia Lo Curzio, il cappellano del nosocomio aretuseo, don Luigi Corciulo. E’ prevista la presenza di S.E. l’arcivescovo di Siracusa, Monsignor Salvatore Pappalardo
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