Data: 21/11/2008
Oggetto: BONO PRESENTA LA MOSTRA DI SALVATORE CARPINTERI
  E’ stato il presidente della provincia di Siracusa On. Nicola Bono a presentare stamani alla stampa la mostra antologica del pittore Salvatore Carpinteri (Canicattini 1927-1992) che verrà inaugurata stasera e che sarà aperta al pubblico nelle sale espositive della Provincia di Siracusa ( Via Roma 31) fino al prossimo 6 gennaio 2008. Alla conferenza stampa erano presenti, oltre a Bono, il sindaco di Canicattini Paolo Amenta in rappresentanza della Unione dei Comuni Montani, l’assessore del comune di Siracusa Alessandro Speranza, il critico d’arte Paolo Giansiracusa e Roberta Genova che ha organizzato la mostra per conto dell’Archeoclub di Siracusa. Presente anche Simona Falsaperla di Confindustria che con la ERG e la Provincia ha sostenuto l’iniziativa. Il Presidente Bono ha ricordato il ruolo della sua Amministrazione che intende sostenere gli artisti locali e, nel caso di Salvatore Carpinteri , “un uomo di cultura che ha utilizzato varie forme espressive, dalla pittura alla poesia, per rappresentare la sua e la nostra terra, con particolare riferimento agli Iblei. L’assessore comunale Speranza ha ritenuto la mostra una delle iniziative di punta per le manifestazioni natalizie nella città di Siracusa, mentre per il sindaco di Canicattini Amenta Salvatore Carpinteri fece l’ambiziosa operazione di” collegare il passato di questa terra con il presente , per avere le basi per il futuro.” L’organizzatrice Roberta Genova ha illustrato le varie parti della mostra che oltre ai quadri ad olio contiene oggetti di Carpinteri , i suoi diari, dischi in vinile che testimoniano la passione dell’artista per la musica classica, suoi scritti e quaderni, oltre a tante foto. Paolo Giansiracusa ha ricordato la figura di Carpinteri, la sua opera, il collegamento ideale con pittori con Van Gogh e Gauguin. Ed ha ricordato al presidente della Provincia il percorso non ancora completato per la realizzazione di una struttura museale provinciale di cui questa mostra può essere una sorta di “prova di museo”.
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