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Le industrie, il rischio militare, costituiscono un cocktail micidiale che mette a rischio la salute del cittadino. Serve quindi un monitoraggio costante e approfondito per evitare che la provincia di Siracusa subisca le conseguenze di una situazione ambientale non delle migliori. Per questo motivo il presidente dell’ottava commissione, Roberto Getulio, ha convocato questa mattina una importante riunione alla quale ha preso parte il prof. Elio Insirello, docente a contratto presso l’Università di Messina: si occupa di diagnostica molecolare.
Data l’importanza dell’argomento trattato in commissione, alla riunione ha preso parte anche il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico. Presenti i consiglieri Corrado Amato, Gaetano Amenta, Corrado Calvo, Rosario Di Lorenzo, Salvatore Oddo, Domenico Paci, Carmelo Spataro, Emanuele Schiavo, Luciano Spicuglia e Giuseppe Bastante.
“I rischi che corre Siracusa – ha detto il prof. Insirello nella relazione che ha tenuto in commissione – sono innanzitutto di tipo industriale. Ma anche il rischio militare non va sottovalutato perché in territorio di Lentini ricade la base Nato di Sigonella, la più grande del Mediterraneo. Questi due rischi associati possono porre la provincia di Siracusa in una particolare situazione dal punto di vista emergenze e della salute pubblica, per cui sarebbe auspicabile che il Consiglio provinciale adottasse delle misure preventive”.
Il prof. Insirello ha parlato dei problemi determinati dalla contaminazione: “In effetti – ha chiarito – per esempio una bimba di un anno che è stata a contatto con un agente tossico nocivo, dato che le cellule uovo sono già preformate sin dalla nascita, può, tanti anni dopo, partorire una creatura malformata. Voglio dire, insomma, che l’esposizione non deve necessariamente avvenire nel corso della gravidanza. Per l’uomo, invece, il rischio è minore, basta attendere tre, quattro mesi, dopo un’esposizione, per avere un rapporto sessuale a scopo procreativo.
“Sarebbe auspicabile – ha detto ancora il docente universitario – che il Consiglio provinciale possa farsi carico di verificare tutte le procedure e le condizioni operative di quelle strutture preposte alla tutela dell’ambiente, alle infrastrutture, quindi alla gestione dell’emergenza perché il lavoro venga svolto rispettando le condizioni adeguate alla provincia di Siracusa. La Provincia, in sostanza, dovrebbe fungere da Ente di verifica della correttezza dell’attività nei confronti degli organi preposti ai quattro tipi di problematiche: tutela ambientale, assistenza sanitaria, gestione emergenze e infrastrutture”.
“Nell’ultima seduta del Consiglio provinciale – ha ricordato il presidente Michele Mangiafico – è emersa la richiesta da parte dei consiglieri di un consiglio provinciale aperto sui problemi della sicurezza nella zona industriale. E’ importante arrivare a questo appuntamento con un adeguato lavoro di preparazione da parte della commissione presieduta dal consigliere Getulio. Dopo l’incontro con gli esperti va calendarizzato quello col settore tutela ambiente e con gli enti che sovrintendono alla verifica delle emissioni. In molti comuni della provincia questo tema è particolarmente avvertito”.
Sull’argomento trattato in mattinata il commento del presidente della commissione, Roberto Getulio: “Ritengo che sia stata importante la presenza dei consiglieri provinciali, l’attenzione che hanno mostrato verso questa problematica e soprattutto mi ha fatto piacere verificare la voglia di affrontare seriamente la questione nell’esclusivo interesse dei cittadini pur senza creare allarmismi”.
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