Data: 12/11/2008
Oggetto: Solenne liturgia in ricordo dei caduti di Nassiriya
  Liturgia solenne celebrata da Monsignor Alfio Inserra al “cimitero degli inglesi, per ricordare le vittime della strage di Nassiriya. Un momento fortemente voluto da Michele Mangiafico, presidente del Consiglio provinciale e da Edy Bandiera, presidente del Consiglio comunale. Alla cerimonia, presenti autorità militari e civili.I parenti dei tre siciliani che hanno perso la vita cinque anni fa saranno invece presenti il 20 novembre, in occasione del Consiglio provinciale, allorché l’aula consiliare sarà intitolata ad Alfio Ragazzi, Giuseppe Coletta ed Emanuele Ferraro. In questa circostanza una targa sarà apposta presso l’aula consiliare per ricordare, in modo perenne, il sacrificio dei tre valorosi militari. Questa mattina, al cimitero degli inglesi, il presidente Mangiafico ha ricordato i tragici fatti accaduti cinque anni addietro. Edy Bandiera ha letto i nomi dei caduti (diciassette militari, due civili) i militari hanno deposto una corona offerta dai presidenti dei Consigli provinciale e comunale. Padre Inserra ha letto una dedica ai caduti tratta dal libro dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni Apostolo “Dio tergerà ogni lacrima”. I militari presenti, invece, hanno “raccontato” il privato delle vittime, molte delle quali hanno lasciato mogli e figli. Al termine delle cerimonia il presidente Mangiafico ha detto: “Abbiamo voluto questo momento dopo cinque anni per non dimenticare e per trasmettere il senso della memoria anche a livello istituzionale, per ricordare il gesto di chi ha servito lo Stato, ci ha rimesso la vita e ha lasciato i propri cari che ancora ricordano e piangono queste vittime. Anche in questa direzione, riprendendo un deliberato del Consiglio provinciale del 2004, il 20 novembre, con la presenza dei familiari di Coletta, Ferraro e Ragazzi intitoleremo la sala del Consiglio provinciale a loro tre”. “Una giornata importante – ha detto il presidente del Consiglio comunale, Edy Bandiera – nel segno del ricordo, della memoria di questi valorosi uomini che hanno partecipato alla “missione Babilonia” con l’intento di non sparare alcun colpo. Erano uomini portatori di pace che hanno perduto la vita per liberare un popolo che ha sofferto e che ancora oggi soffre. Abbiamo fatto qui questa cerimonia perché questi uomini che “riposano” al cimitero degli inglesi morirono per liberare noi. Un momento importante che insieme al presidente Mangiafico vogliamo istituzionalizzare”.
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