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Il presidente Michele Mangiafico, a nome dell’intero Consiglio provinciale, dichiara: “In occasione dell’inaugurazione dell’Area marina protetta denominata “Pantani di Vindicari” di cui il Consiglio provinciale apprende dagli organi di stampa, il Consiglio provinciale ritiene opportuno sottolineare che l’Area marina protetta nasce con delibera n. 9 del 28/6/2007 con cui il Consiglio provinciale consentì alla Provincia regionale di aderire alla richiesta del comune di Noto di sostenere nei confronti del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, l’iter per istituire l’Area marina protetta comprendente lo specchio di mare interessato alla riserva naturale orientata “Oasi faunistica di Vendicari, e con delibera n. 32 del 18/12/2007 di approvazione dell’intesa stipulata tra il presidente della Provincia e il sindaco del comune di Noto per la promozione dell’istituzione dell’Area marina protetta e quindi con l’approvazione dello schema di statuto per la costituzione del Consorzio per gestire l’Area marita protetta medesima. Nel rivendicare il ruolo di indirizzo avuto dal Consiglio provinciale in termini di protezione ambientale, tutela e valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona, diffusione e divulgazione della conoscenza degli ambienti marino-costieri e delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche dell’area, fruizione della zona in termini di salvaguardia, promozione dello sviluppo socio economico dell’area, mi preme sottolineare che il Consiglio provinciale stesso ha affidato agli organi del Consorzio il compito di curare i rapporti istituzionali con i consorziati rispetto ai quali la Provincia regionale partecipa con il 66% delle quote annualmente conferite al Consorzio. Mi risulta difficile quindi comprendere le ragioni per le quali il Consiglio provinciale abbia appreso solo dagli organi di stampa dell’iniziativa organizzata dal Consorzio per la sua inaugurazione verificando che al suo primo giorno di attività il Consorzio già venga meno alle funzioni che esso stesso deve assolvere in base all’articolo 6 della convenzione. Auspico che si sia trattato di un semplice incidente di percorso rispetto al quale, tuttavia, rimane doveroso sottolineare il merito avuto dal Consiglio provinciale e i compiti di controllo che la convenzione gli attribuisce”. |