Data: 21/07/2008
Oggetto: Michele Mangiafico presidente del Consiglio Provinciale
  Michele Mangiafico (Udc) è il nuovo presidente del Consiglio provinciale. 17 i voti favorevoli. 1 voto è andato ai consiglieri Saitta e Saggio. 5 schede bianche, 1 nulla. Dopo l’elezione un lungo applauso da parte dell’intero Consiglio e del pubblico presente in aula. Queste le prime parole del neo presidente: “La scelta compiuta dal Consiglio provinciale – ha detto – è per me motivo di orgoglio ma al tempo stesso avverto una grande responsabilità. Il Consiglio si prepara ad assumere determinazioni importanti. La mia bussola sarà orientata verso l’assoluta obiettività e il rispetto di tutto il Consiglio”. Come primo atto il presidente Mangiafico ha convocato una conferenza dei capi gruppo per lunedì alle 12. Nel momento in cui si doveva passare all’elezione del vice presidente e successivamente al giuramento del presidente della Provincia, il consigliere Domenico Paci ha chiesto di rinviare il Consiglio a venerdì prossimo, proprio per favorire, nell’ambito dell’elezione del vice presidente, un confronto tra opposizione e maggioranza. La proposta è stata votata ed è passata, pertanto il Consiglio provinciale è stato rinviato a venerdì 25 luglio alle 19. Va detto che ai lavori del Consiglio ha partecipato la nuova Giunta provinciale (gli assessori Barbagallo, Ignaccolo, Di Rosolini, Dolce, Reale, Consiglio, Meloni, Mangiafico) guidata dal presidente Nicola Bono. Presenti anche varie personalità politiche: gli assessori regionali Gianni e Corbello, il deputato regionale Vinciullo, il deputato nazionale Granata, il senatore Alicata, Magro. All’inizio della seduta il giuramento dei consiglieri eletti. Al momento non esistono ragioni di incompatibilità per quanto riguarda il consigliere Raimondo Imbrò: un problema di incompatibilità era stato avanzato dal primo dei non eletti nella lista Pd, Riccardo Gionfriddo. Polemico anche il consigliere Saitta che, prima dell’elezione del presidente, ha chiesto ai colleghi della maggioranza autonomia politica proprio nella scelta del presidente del Consiglio.
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