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Un messaggio continuo di speranza e di necessità di pace. E’ questo il senso della giornata svoltasi ad Augusta, lo scorso 25 gennaio nell’ambito della Settimana di Cultura Ebraica, organizzata dalla Provincia Regionale di Siracusa e dall’Istituto Mediterraneo di Studi Universitari con il patrocinio dell’Ambasciata d’Israele, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Interno, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal the Jewish Legal Heritage Society, dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, da Biblia, dalla Fondazione Giorgio Perlasca.
All’iniziativa, relativa alla terza giornata “Costruire un medio oriente di pace attraverso l’educazione”, svoltasi ad Augusta presso il teatro comunale della Cittadella degli Studi, hanno partecipato le quinte classi del Liceo Megara di Augusta, mentre per il comune di Augusta ha portato i saluti l’assessore Franca Gianino.
Il Vice Presidente della Provincia Regionale Nello Lentini ha introdotto i lavori spiegando che la Provincia Regionale aveva accolto volentieri l’invito, rivolto dai docenti dell’istituto, di organizzare un appuntamento ad Augusta, all’interno del programma della settimana di cultura ebraica avviata martedì 22 gennaio scorso .
All’evento hanno partecipato personalità di spicco impegnate in percorsi di pace, di nonviolenza, di ecologia, come Bruno Segre che è stato presidente dell’associazione Amici di Nevè Shalom-Wahat al Salam e che sostiene moralmente e materialmente il villaggio NShWaS, una cooperativa nella quale vivono insieme ebrei e palestinesi di cittadinanza israeliana.
Ha partecipato anche Kamal Abu Unis, responsabile del progetto di istruzione ebraico-araba “Hand in hand” che cura la formazione di 823 bambini, ebrei ed arabi, che studiano insieme , dando vita ad un nuovo modello di educazione alla pace e ad una partnership di dialogo e coesistenza tra bambini, insegnanti, genitori e comunità tentando di attivare un cambiamento sociale utile a quell’area del mediterraneo .
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