Data: 13/09/2007
Oggetto: ALLA PROVINCIA REGIONALE LA 22.a EDIZIONE DEL PREMIO EUROPEO “GIOVANNI MARCORA”
  Questa mattina, presso la sala “Costanza Bruno” della Provincia regionale di Siracusa, si è svolta la ventiduesima edizione del “Premio Europeo Giovanni Marcora”, un premio itinerante che ha avuto come tema “L’agricoltura continentale ed agromediterranea”. Il premio, dedicato a Giovanni Marcora, compianta figura di spicco del panorama politico italiano (fu ministro democristiano dell’Agricoltura per molti anni), è organizzato dal CEPAM, Centro Europeo Promozioni Agricole, e dalla Inveruno di Milano, ed è patrocinato dalla Commissione dell’Unione Europea, dal Ministero delle Politiche Agricole, dalle Province di Brescia, Cremona, Lodi e Milano e dalla Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche di Brescia. Il Premio è stato presentato da Gianni Mainini, presidente del Cepam. “L’anno prossimo ricorre il venticinquesimo anniversario dalla morte di Marcora, uno dei pochi politici italiani che hanno avuto un’eco così importante in politica e economia. Il Ministro dell’ Agricoltura più valido dal dopoguerra che ha lasciato un segno indelebile, e che, con la sua esperienza di europeista, riuscì a far sentire l’importanza del nostro Paese quando l’Italia era ancora negletta all’interno della Comunità Europea a 6 stati”, ha detto Mainini. “Siracusa – ha continuato Mainini – è la provincia forse più vicina alla realtà milanese, perché agricola ma anche industriale”. Il presidente della Cepam ha sottolineato che tra le aziende premiate ci sono molti imprenditori donne e giovani, “Un aspetto che lascia ben sperare per la realtà futura del siracusano”. Il presidente della Provincia regionale di Siracusa Bruno Marziano ha commentato che “Con l’ospitalità fornita ci sentiamo protagonisti anche noi di questa iniziativa. A Siracusa si sta realizzando un processo di riposizionamento economico dell’agricoltura e questo premio è una valida occasione per sottolinearlo. Come è da sottolineare una figura come Marcora, in un momento di contestazione da parte cittadini della classe politica che ha avuto,m invece, in Marcora un uomo al servizio della comunità, rappresentante della buona politica”. “Questo premio riguarda l’agricoltura – ha continuato il capo dell’ente di via Malta - e voglio ricordare che quando Siracusa, in passato, aveva l’industria come motore trainante dell’economia, le altre risorse erano sparite dalla scena economica e politica. La successiva crisi della industria è servita paradossalmente a rilanciare gli altri comparti, come appunto l’agricoltura, oltre che il turismo. Una crescita legata alla sinergia tra entrambi i comparti, e alla loro valorizzazione. L’offerta che stiamo cercando di promuovere è quella di un turismo culturale abbinato all’ agroindustriale di qualità presente nella nostra provincia. Uno dei nostri obiettivi è quello di fidelizzare il viaggiatore attraverso la conoscenza di sapori e profumi del nostro territorio”. L’assessore provinciale all’Agricoltura Giuseppe Galletta ha fatto un breve resoconto dei pregi e del settore agricolo siciliano. “L’agricoltura siciliana da un contributo consistente all’economia della regione stessa, con le produzione tipiche di agrumi, vite e olive, le coltivazioni in serra e in campo aperto. In Sicilia abbiamo 15 prodotti a marchio DOP e IGP e 30 circa a marchio DOP e IGP di vino, sono tutte produzioni che hanno caratteristiche di forte tipicità ed elevata varietà, che puntano sul legame con il territorio e sulla qualità con un’azione di marketing che però le aziende da sole non sono in grado di fare. Questo perché l’86% delle aziende hanno una superficie inferiore ai 5 ettari, sono cioè di piccole dimensioni e per loro è difficile fare innovazioni e investimenti ed essere competitivi. C’è inoltre una larga carenza di infrastrutture e la distanza con i mercati che ci penalizzano, così come la difficoltà di accedere al credito, la diffidenza a costituire consorzi e l’insufficiente ricambio generazionale”. Luca La Fauci, tecnologo alimentare , ha illustrato alcuni studi effettuati con l’Università di Catania e con altri istituti di ricerca sugli oli di oliva di Siracusa, “Per dare evidenza scientifica e non solo di marketing alla qualità dei nostri prodotti locali. Oli che hanno, ed è riconosciuto anche da ricerche internazionali , pregi di tipo salutistico”. Il convegno ha visto la partecipazione di Fabrizio Santantonio vicepresidente della Provincia regionale di Lodi, Marco Rossi della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche di Brescia, e Ambrogio Giussani, di “Servizi Idrici Nord” di Milano. A concludere il presidente della Provincia regionale di Cremona On.le Giuseppe Torchio. A conclusione del convegno sono stati premiati diversi rappresentanti di aziende locali come Luciana Vermiglia, produttrice di olio extra vergine di oliva e olio DOP “Monti Iblei”, distintasi per innovazioni tecnologiche e commerciali; Giuseppe Alì, elicicoltore, che si è distinto per le innovazioni apportate nell’allevamento delle lumache; Salvatore Giardina, la cui azienda agricola produce limoni, arance, pomodori, ortaggi e dà lavoro a circa 400 persone; Giuseppina Frontino, imprenditrice che coltiva 7 ettari di uliveto; i fratelli Solarino la cui azienda produce e commercializza olio extra vergine di oliva e agrumi; Salvatore Ferla imprenditore zootecnico; Alessandra Campisi produttrice di agrumi e ortaggi; Vincenzo Paternò produttore di ortaggi; Sebastiano Gulino fondatore dell’ Azienda Enofanusa, con 15 ettari di cui 4 coltivati a Moscato di Siracusa e 3 a Nero d’Avola.
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