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“Ringraziamo la Commissione Affari Costituzionali del Senato per avere avviato tempestivamente la discussione sulla Carta delle Autonomie, e invitiamo il Parlamento a fare in fretta, perché il Paese non può più permettersi di tardare sull’attuazione della riforma della Costituzione”.
Lo hanno detto Bruno Marziano, Vice Presidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Siracusa, e Maurizio Zingoni, Componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi, intervenendo all’audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato sulla Carta delle Autonomie locali.
“Il testo - ha ricordato Zingoni – arriva in Parlamento dopo una lunga riflessione che ha visto protagonisti Regioni, Province, Comuni e Governo. Quello che poniamo oggi con forza è la necessità di arrivare alla individuazione uniforme delle funzioni fondamentali delle Province.”
Secondo Bruno Marziano “questo permetterà ai cittadini e alle imprese di avere un quadro certo su quali siano i compiti di chi li amministra su tutto il territorio nazionale. Per questo chiediamo che questa definizione sia uniforme e riguardi anche i Comuni e le Province delle Regioni a statuto speciale. Ci auguriamo che su questo tema la Commissione possa avviare una seria riflessione”.
“Il taglio dei costi della politica – ha aggiunto Marziano – passa dalla semplificazione e dalla riorganizzazione di tutti i livelli amministrativi. E’ solo riportando in capo alle Province le funzioni di area vasta che oggi sono frammentate impropriamente tra una moltitudine di soggetti che agiscono sul territorio, che si riusciranno ad operare quelle economie di scala necessarie per razionalizzare la spesa e ridurre gli sprechi”. Il riferimento dell’Upi è alle varie sovrastrutture come le Consorzi industriali , gli Ato, i Consorzi di Bonifica, le Agenzie di sviluppo , gli Enti Parco, etc..
Marziano ha poi sottolineato ai Senatori la questione del limite di mandato e delle normative sulla ineleggibilità e incompatibilità. “Questa è l’occasione giusta – hanno detto – per risolvere le incongruenze e le iniquità esistenti nella normativa”. Infine l’Upi ha chiesto alla Commissione di aprire la discussione sul tema del riequilibrio dei poteri tra Giunte e Consigli in modo da potere individuare gli strumenti necessari a consentire la piena valorizzazione delle Assemblee elettive.
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