Data: 06/03/2007
Oggetto: CONFERENZA STAMPA SUI RAPPORTI FRA CONSORZIO ARCHIMEDE ED UNIVERSITA’ DI CATANIA
  Conferenza stampa stamani presso la sede della Provincia regionale di Siracusa, sui risultati dell’incontro di ieri a Catania con i vertici dell’ Università etnea con all’ordine del giorno la rendicontazione dei rapporti economici fra Ateneo e Consorzio “Archimede”. Hanno partecipato alla conferenza il Presidente Bruno Marziano, il vice presidente del Consorzio “Archimede” Mario Cavallaro, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Tati Sgarlata e la dottoressa Clelia Corsico, dirigente del V settore. Marziano ha illustrato le soluzioni che risolvono i problemi relativi alla rendicontazione delle spese effettuate dall’Università di Catania nella sede distaccata di Siracusa. Rendicontazione risultata in qualche caso difficoltosa a causa di attività considerate non attinenti direttamente con i corsi di laurea, parte delle quali verranno infatti coperte dall’Ateneo catanese. Risolti gli aspetti contabili si sono gettate le basi – ha deTto Marziano - per premiare il forte impegno finanziario degli enti locali, Provincia e Comune. Infatti è stata ribadita la volontà di far tenere a Siracusa anche la fase successiva alla prima triennalità dei corsi di laurea. Cavallaro ha ricordato che dal prossimo anno accademico il polo siracusano universitario sarà decentrato, cioè saranno Provincia e Comune in prima persona a decidere come spendere i fondi per il consolidamento e il potenziamento dell’attività universitaria. L’assessore Sgarlata ha sottolineato invece l’importanza della continuità dei rapporti tra Provincia e Università di Catania, anche per monitorare i finanziamenti assegnati all’edilizia universitaria e non ancora spesi, e la necessità di collaborare con i piccoli consorzi universitari, per presentarsi alle occasioni di confronto con l’ateneo catanese con maggiore forza. La dottoressa Corsico ha spiegato ulteriormente che non è volontà dell’amministrazione provinciale bloccare i fondi all’Università ma semplicemente, su più di 7 milioni di euro erogati, avere una rendicontazione circostanziata ed esauriente.
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