Data: 02/03/2007
Oggetto: PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE
  La Giunta Provinciale ha approvato il progetto preliminare per la redazione del cosiddetto Piano Territoriale Provinciale, uno strumento strategico per le attività di pianificazione sul territorio dell’Ente di Via Malta. Trasmettiamo due brevi note dell’assessore alla Pianificazione Territoriale Paolo Uccello e del Presidente della Provincia Bruno Marziano che illustrano le linee guida del Piano stesso, così come sarà presentato prossimamente al Consiglio Provinciale, per la necessaria approvazione. Il PTP: un’importante tappa della strada per l’integrazione europea della Provincia di Siracusa Questo documento preliminare rappresenta l’inizio di un percorso che vedrà come tappa significativa l’approvazione del Piano Territoriale Provinciale (PTP), nella prospettiva di rendere la Provincia protagonista nel disegno e nel governo del nostro territorio, un patrimonio di valore inestimabile ma anche l’elemento centrale del nostro vivere quotidiano, come ribadito nei principali documenti a valenza territoriale dell’Unione Europea, primo tra tutti lo Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo (SSSE). In questa prospettiva, il territorio, come insieme di componenti ambientali, sociali, infrastrutturali, insediative ed economiche, è il campo di azione in cui si esplica la capacità di una comunità di soddisfare i propri bisogni senza alterare in modo irreversibile l’ambiente e creando le condizioni per perseguire nuovi equilibri che permettano la crescita del benessere, preservando le risorse culturali e naturali da trasmettere alle future generazioni. Il principio di sussidiarietà delineato a Maastricht, ponendo la centralità dei diritti dei cittadini obbliga ciascun livello di governo a soddisfare la richiesta di decisioni amministrative efficaci, prime fra tutte quelle relative ad un adeguato governo del territorio. Questa centralità deve però essere applicata in una prospettiva di sostenibilità ambientale e nel rispetto del paesaggio, elementi che nel nostro territorio richiedono una necessaria inversione di tendenza rispetto alle scelte del recente passato, nella prospettiva di evitare nuove minacce, a partire dagli elevati livelli di inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, dovuti sia al cattivo funzionamento dei sistemi urbani che all’inerzia di alcune attività industriali nel minimizzare gli impatti. A questi elementi si aggiungono altri aspetti che è oggi indispensabile affrontare in modo integrato, come l’accessibilità dei territori interni nei quali si assiste a fenomeni di abbandono delle attività agricole e ad una riduzione delle popolazione insediata, o il miglioramento della dotazione di servizi di scala sovralocale. Si tratta di problemi concreti che sempre più spesso superano i ristretti confini comunali e richiedono quindi, applicando il richiamato principio di sussidiarietà, un approccio alla scala adeguata come quella provinciale. Infatti, le sempre maggiori competenze attribuite alla Provincia Regionale in materie come l’ambiente, i servizi, le politiche sociali, lo sviluppo economico, la protezione civile e la gestione dei beni culturali richiedono una più incisiva partecipazione alle scelte territoriali sia per risolvere i problemi ordinari che per fronteggiare le emergenze. La Provincia si candida dunque a promuovere una nuova politica territoriale con il concorso di tutti gli attori istituzionali e sociali disponibili a partecipare ad essa. Tale modo di governare vuole caratterizzarsi per una vicinanza al territorio in termini di conoscenza ed efficienza di risposte in una prospettiva di equità di trattamento dei diversi portatori di interesse. A fronte degli attuali rapidi mutamenti economici, demografici e climatici che incombono sul nostro futuro quest’approccio potrà garantire risposte eque e tempestive alle domande che provengono dagli attori locali. Ciò implica la rinuncia ad un disegno che prefiguri soluzioni di dettaglio a favore di una visione chiara del nostro futuro possibile. In tal modo sarà possibile definire criteri espliciti che consentano ad ogni attore di proporre progetti specifici. Questo documento preliminare individua gli obiettivi e le azioni che intendiamo perseguire nei tre campi di intervento individuati: le risorse ambientali e culturali, il sistema degli insediamenti urbani e le infrastrutture. Tali elementi saranno la guida per la successiva redazione del piano. La Provincia Regionale è uno degli attori che operano nel complesso processo di pianificazione e quindi solo con la cooperazione tra tutti i soggetti, pubblici e privati, sarà possibile contribuire a curare e valorizzare le eccezionali risorse ambientali e culturali che ci sono pervenute, rimediare le situazioni di degrado a favore di equilibri ambientali e sociali più sostenibili, attraverso un processo che integri e promuova le capacità delle comunità locali. La formazione del PTP è l’occasione per mettere in pratica le intenzioni di collaborazione più volte esplicitate a diversi livelli e per costruire tra protagonisti del governo territoriale l’intesa necessaria per concentrare l’utilizzo delle risorse verso obiettivi strategici condivisi. Il Presidente Bruno Marziano l PTP tra le sfide dell’economia, dell’Ambiente e la fragilità del territorio. Il P.T.P. intende essere una guida per lo sviluppo del territorio non solo della provincia siracusana, ma anche delle restanti province della Sicilia Sud Orientale per proiettarle verso il Mediterraneo, naturale sbocco economico e culturale. Infatti, solo attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà locali ed una gestione del territorio improntata al superamento dei limiti amministrativi, sarà possibile costruire un nuovo scenario futuro che sia un riferimento per accrescere il senso di appartenenza ed identità locali. Il P.T.P. lancia una serie di sfide per il futuro della provincia che riguardano la capacità di coinvolgere fortemente il capitale umano per riuscire a ottenere un’effettiva crescita economica del territorio. Tale sviluppo dovrà porre al centro le risorse ambientali che potrebbero, in futuro rappresentare un elemento portante dell’economia del nostro paese, come già è avvenuto in altre nazioni (Canada, Sud Africa, Costa Rica), e per la nostra provincia. Ad esempio, una di queste sfide riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti che possono essere visti come una risorsa internalizzata nel processo economico e di mercato e capace di chiudere i cicli produttivi. Sarà quindi necessario limitare la capacità di produzione di rifiuti e di avviare politiche di riciclaggio degli stessi. Solo la parte di rifiuti che non può essere riciclata dovrà essere destinata alla combustione, con conseguente recupero d’energia. Se anche questo prodotto finale non è recuperabile, allora si dovrà predisporre lo smaltimento controllato, tenendo conto dei necessari accorgimenti e delle regole da rispettare per preservare l’ambiente dai rifiuti finali. Una seconda sfida riguarda la capacità del territorio provinciale di essere competitivo a livello sopranazionale, nella prospettiva dell’apertura al libero scambio nell’area del mediterraneo, prevista per il 2010. La provincia potrà offrire un’economia fondata sulla specificità e sulla qualità a partire da quelle parti di territorio vincolate (il 20% del totale), finora non adeguatamente protette dai fenomeni dell’abusivismo e dell’urbanizzazione incontrollata che ne hanno accentuato la fragilità e la sensibilità aumentando l’esposizione al rischio di eventi come inondazioni, incendi e sismi. Basti pensare che nella zona costiera più del 30% del territorio è a rischio di erosione, fenomeno che dipende sia dal deficit sedimentario, dovuto alla costruzione di sbarramenti che impediscono l’afflusso a mare, che dall’innalzamento del livello marino (15 cm nell’ultimo secolo). Tra i fattori di rischio va inoltre evidenziata la necessità di porre maggiore attenzione al trasporto di materiali pericolosi in tutto il territorio provinciale. Si auspica quindi che il redigendo PTP possa costituire occasione per avviare una forte sinergia fra la Provincia e la Regione enti che, nel rispetto delle proprie competenze, possono contribuire al governo del territorio. In questa prospettiva, le azioni già attivate dalla regione per una conoscenza approfondita del territorio potrebbero essere proseguite, ad esempio, attraverso un monitoraggio satellitare, in modo da poter intervenire più rapidamente ed opportunamente laddove si individuino delle situazioni di rischio o nuovi insediamenti non autorizzati. L’Assessore alla Protezione Civile e Pianificazione Territoriale Paolino Uccello
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