| |
Domani, alle ore 21 , i siracusani potranno vedere su RAI Uno, la fiction “Il Figlio della Luna” dedicata alla vita di Fulvio Frisone e alla sua siracusanissima famiglia.
I siracusani vedranno, nel film, immagini di luoghi noti di Siracusa e della provincia, oltre a volti conosciuti fra le comparse e gli attori locali che hanno preso parte alla fiction.
I siracusani hanno anche notato che questa fiction così tanto impregnata di una “loro storia” è stata presentata a Catania per motivi che si spiegano solo per il pesante intervento della politica. Con particolare riferimento all’assessore regionale ai Beni Culturali On.le Lino Leanza dell’ MPA.
Con lui, alla presentazione catanese, c’era anche il sindaco di Melilli Pippo Sorbello, anche lui dell’MPA, il movimento che si autodefinisce “autonomista” e che rivendica il ruolo strategico della valorizzazione delle risorse locali e territoriali. Una affermazione di principio, ci si permetta, che sia Leanza che Sorbello contraddicono.
Da Leanza , e forse ancor di più da Sorbello, ci saremmo aspettati un maggiore rispetto della “siracusanità” di un evento come questo.
A Sorbello vorrei ricordare che proprio qualche giorno prima della sua partecipazione alla conferenza stampa catanese aveva ricevuto dalle mani del presidente della Provincia Bruno Marziano le chiavi della ex caserma dei carabinieri di Melilli ristrutturata anche per poter ospitare gli uffici comunali, senza alcun onere per quel comune.
Insomma, a fronte della responsabilità istituzionale di un uomo come Bruno Marziano che collabora sinergicamente con amministratori di ogni orientamento politico, perché questo è un suo preciso, e sentito, dovere, lo stesso dovere istituzionale e politico non lo ha sentito né Leanza nè tanto meno Sorbello.
Se per Marziano la “Provincia è la casa dei Comuni”, per gli esponenti dell’ MPA invece una cosa è predicare gli interessi del territorio ed un’altra è praticare questo concetto.
Se la Regione riteneva di avere un ruolo in questa storia avrebbe potuto decidere di scegliere Siracusa per la presentazione pubblica di questo film che rimane , gli spettatori se ne accorgeranno, una significativa azione di promozione di Siracusa.
Lungi da me fare campanilismo fine a se stesso. Ma credo che aiutare Siracusa e le sue prospettive di sviluppo significa anche non perdere l’occasione per sottolineare gli errori che in questo senso vengono fatti, anche con atti di pirateria istituzionale”.
Prof.ssa Marika Cirone Di Marco
Responsabile Film Commission Provincia di Siracusa |