Data: 12/02/2007
Oggetto: MOSTRA COLLETTIVA AL PALAZZO DEL GOVERNO Il segno, la luce, la forma
  A cura di Ornella Fazzina e Paolo Giansiracusa Inaugurazione 24 febbraio 2007 ore 18:30 Palazzo del Governo, Siracusa Periodo 24 febbraio-24 aprile Mostra collettiva: F.Bertrand, G.Blanco, C.Calleri, A.Cassia, M.Ciacciofera, A.Cortese, L.Fatuzzo, S.Italia, J.Lauretta, S.Mammana, P.Marchese, G.Migliara, G.Pravato, L.Pupillo, O.Puzzo, F.Rinzivillo, P.Roccasalvo, F.Sgarlata, G.Tranchino, A.Trigilio Catalogo Promossa dalla Provincia Regionale di Siracusa e Galleria Quadrifoglio Direttore artistico Mario Cucè La mostra collettiva patrocinata dalla Provincia Regionale di Siracusa, ospiterà opere pittoriche e scultoree di quattro generazioni di artisti i quali muovendosi nel mondo dell’arte, fatto di oscillazioni, di andate e ritorni e di passaggi di testimone, sottolineano una continuità dialogica che vede l’arte dell’oggi non come una rottura assoluta con il passato, neppure col passato recente, ma contenente in sé il principio di evoluzione, di cambiamento che contribuisce a meglio intendere lo scopo di questo evento. I venti artisti, testimoni e interpreti delle istanze territoriali, nella diversità tematica, stilistica, generazionale parlano una lingua plurale che si basa ora sul principio dell’oggetto rappresentato, ora sulla vitalità del segno oltre l’oggetto. Si affiancheranno, quindi, ad artisti che prediligono forme riconoscibili, evocative, modellate con forza plastica e materica, costruite con un segno energico e incisivo o una pennellata soffice e compatta o spezzata e costruttiva, altri che nella disciplina pittorica più gestuale e aniconica si riconoscono, annullando comunque categorie e generi protesi al superamento del pregiudizio stereotipato di una bellezza oggettiva. La mostra privilegerà, quindi, il confronto e la riflessione sulle diverse modalità espressive e fungerà da termometro sul sentire contemporaneo che al di là delle distanze biografiche si nutre e si arricchisce di reciproche esperienze. “Contemporanea” legata al vecchio binomio della critica tedesca, ottico e tattile, riscontrabile in tutte le forme d’arte ma nel contempo distintivo della arti prevalentemente della visione e di quelle prevalentemente plastiche, poggia sui caratteri propri dell’arte - segno, luce, forma - facendoci godere dell’immediatezza e della forza dell’immagine che richiama così il nostro potenziale visivo ed emotivo, proiettandoci in una dimensione di puro piacere estetico ed artistico.
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